Come se la cavano in amore introversi ed estroversi

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Come se la cavano in amore introversi ed estroversi

introversi ed estroversi in amore

Introversi ed Estroversi

Contrastare l’introversione porta solo ad un’enorme perdita di talento, energia e felicità.” (Susan Cain)

Il primo ad usare i termini “introversione” ed “estroversione” fu lo psichiatra e psicanalista svizzero Carl Gustav Jung, nel testo “I tipi psicologici”, dopo più di venti anni di ricerche sugli aspetti tipici del carattere delle persone.

I tratti di introversione ed estroversione sono una caratteristica centrale della personalità umana.

Gli estroversi tendono ad essere socievoli e sono più portati ad esprimere le proprie opinioni ed emozioni, mentre gli introversi sono tendenzialmente più riservati, riflessivi e meno socievoli.

Le teorie contemporanee sui tratti di personalità hanno identificato anche il tratto dell’ ambiverso, indicando con questo termine le persone che si sentono discretamente a loro agio all’interno di un gruppo e nelle interazioni sociali, ma riescono a godere anche dei momenti passati in solitudine. Secondo queste teorie saremmo tutti tendenzialmente ambiversi, in quanto tutti siamo in possesso di tratti di introversione e di estroversione, che emergono a seconda dei momenti che stiamo vivendo. Ad esempio, di fronte ad estranei o autorità, tendiamo tutti ad essere più chiusi e riservati, mentre in un contesto familiare o amicale siamo più estroversi e predisposti ad esprimerci con spontaneità.

Jung, in base alla funzione principale (pensiero, sentimento, intuizione, sensazione) che un individuo utilizza identifica:

  • sentimentale estroverso: diplomatico, espansivo e molto socievole, si inserisce con estrema facilità in ogni tipo di gruppo
  • sentimentale introverso: taciturno, riservato, spesso malinconico, vive i sentimenti in modo esclusivo senza esprimerli all’esterno
  • pensatore estroverso: riformatore, moralizzatore, per lui contano solo i fatti concreti e poco o nulla le teorie
  • pensatore introverso: riflessivo, chiuso al mondo esterno, insegue pensieri astratti ed è del tutto indifferente all’oggetto
  • sensoriale estroverso: esteta, alla ricerca dei piaceri della vita, realista e gaudente, crede solo nei fatti concreti e tangibili
  • sensoriale introverso: animo da artista, conta molto la sua soggettività, attraverso la quale interpreta e si relaziona al mondo circostante
  • intuitivo estroverso: dinamico, guidato da uno spiccato senso degli affari e da una notevole carica di entusiasmo
  • intuitivo introverso: sognatore, è colui che più di ogni altro crede nel potere dell’immaginazione.

Introversi ed estroversi hanno due modi differenti di rapportarsi al mondo esterno. Ecco qui sotto alcune caratteristiche fondamentali di entrambi, tenendo conto che non si tratta di categorie “chiuse” ma c’è un continuum: ogni persona può avere diversi gradi dei due tratti di personalità.

Introversi:

  • sono a loro agio nel trattare emozioni e pensieri, più che fatti e parole
  • amano la solitudine, tendono ad essere diffidenti e pessimisti
  • C.G: Jung li definisce selettivi, osservatori, sensibili, possono essere buoni leader sul lavoro

– Estroversi:

  • hanno un rapporto positivo con l’ambiente esterno
  • osservano e si adattano
  • cercano approvazione
  • tendono ad esprimere pareri più simili a quelli del gruppo, per ottenere il consenso.

1 – Introversi ed estroversi per la neuropsicologia, differenze nel sistema nervoso

Il cervello dell’introverso e dell’estroverso reagiscono diversamente alla dopamina.

La dopamina è un neurotrasmettitore che porta a cercare gratificazioni esterne (guadagno, affermazione sociale, seduzione, carriera), è presente sia negli introversi che negli estroversi. Quando c’è abbondanza di dopamina, introversi ed estroversi sono più loquaci, propensi a esplorare l’ambiente intorno a loro e ad assumersi responsabilità.

Introversi ed estroversi hanno a disposizione la stessa quantità di dopamina, differenti sono i meccanismi di gratificazione che negli estroversi sono più attivi.

Di fronte a un nuovo obiettivo, gli estroversi reagiscono con una maggiore carica rispetto agli introversi e sono invasi da un vortice di sensazioni positive che invece stimola troppo gli introversi.

L’acetilcolina è il neurotrasmettitore degli introversi, anch’essa collegata al piacere, ma ci fa sentire bene quando siamo introspettivi; alimenta la capacità di meditare, riflettere, concentrarci per lungo tempo.

Secondo il dott. Marty Olsen, l’acetilcolina è collegata al sistema nervoso parasimpatico, quello che induce a alla riflessione, al ritiro e alla conservazione di energie. Il corpo è come se si preparasse al letargo e alla contemplazione…

Quindi riassumendo:

sono attratti dal mondo interiore delle persone

  • introversi acetilcolina, e sistema nervoso parasimpatico (fermati, pensaci, rallenta, medita, rifletti)
  • estroversi dopamina e sistema nervoso simpatico (accelerazione, mordi e fuggi o immobilizzati, vai alla scoperta, accelera, fatti coraggio, incuriosisciti, decidi rapidamente, non stare a pensarci).

2 – Bambini/adolescenti introversi e bambini/adolescenti estroversi:

osservando i bambini meno condizionati dai genitori e dall’ambiente, possiamo notare le differenze in alcuni comportamenti tipici delle due tipologie.

Il bambino introverso si pone con attenzione, rispetto ed empatia nei confronti degli adulti (che per lui sono i grandi, gli importanti, gli incomprensibili, imprevedibili) e una sorta di sfida invece verso gli oggetti, un comportamento di curiosità iniziale ma anche di rapida noia.

Per il bambino introverso ogni comportamento dell’adulto nei suoi confronti è giustificabile, il grande può fare ciò che vuole. Il bimbo introverso ha in sintesi un atteggiamento di fiducia verso i soggetti e di sfiducia verso gli oggetti.

Il bambino estroverso manifesterà attenzione agli oggetti e anche una forte affettività agli stessi, ma anche molta empatia verso gli esseri umani, che in alcuni casi, visto il carattere indipendente, può diventare una sfida verso gli adulti di cui controllerà e verificherà i comportamenti.

Il bambino estroverso parte quindi con un atteggiamento di sfiducia verso i soggetti e di fiducia verso gli oggetti.

Nell’adolescenza, questi comportamenti tendono a sconvolgersi all’interno del gruppo familiare.

L’estroverso tenderà a percepire il soggetto nemico fuori della famiglia, l’introverso comincerà a sottovalutare e persino ad odiare i familiari perché si accorgerà di averli sopravvalutati e rivolgerà la sua attenzione alla ricerca di soggetti all’esterno del nucleo familiare.

L’atteggiamento dei genitori verso il bambino estroverso dovrà essere attenzione ad essere un genitore giusto, nei confronti del bambino introverso invece i genitori dovrebbero porre più attenzione sull’essere sinceri, senza falsificarsi, mostrandosi più di quello che è.

3 – L’amore negli introversi e negli estroversi

Per quanto riguarda l’amore, spesso le persone introverse hanno delle difficoltà. A partire dall’adolescenza, con i primi innamoramenti, diverse sono le modalità di amare.

L’adolescente introverso spesso ama di nascosto, fatica a farsi avanti con chi gli piace, ma pur con i suoi tempi anche l’introverso riesce a farsi notare da chi lo attrae e farsi apprezzare per le sue qualità.

Quello estroverso invece, non teme di buttarsi e si fa avanti senza problemi con chi gli piace.

Introversi in amore:

  • meno parole, ma più profondità
  • creano con il partner momenti intensi, quasi magici
  • a volte amano di nascosto
  • prediligono di solito storie importanti, fanno fatica a vivere semplici flirts
  • amano stare in solitudine con il partner
  • nelle storie sanno costruire basi solide e stabili
  • sanno dare spazio all’altro, anche per permettersi di avere spazi solo propri
  • prediligono i rapporti faccia a faccia e di complicità
  • accorciano le distanze emotive

Estroversi in amore:

  • non sono solitamente portati per rapporti troppo stretti
  • condividono informazioni generiche, sono poco propensi a fare confidenze
  • non cercano di farsi amare ad ogni costo (non devono conquistare il nuovo interlocutore, ne trovano senza problemi)
  • amano crearsi intorno una rete di contatti, anche al di fuori del rapporto di coppia
  • ritengono si possano avere rapporti sentimentali senza doversi isolare dal mondo
  • non amano tutti indistintamente, anche loro hanno antipatie/simpatie
  • non è detto siano superficiali in amore
  • riescono a vivere relazioni “leggere”, ma non solo quelle
  • hanno meno risorse “interne” rispetto agli introversi e se la relazione è in crisi fanno più fatica, hanno più bisogno dell’aiuto degli altri per trovare supporto e conforto

Alcuni pregiudizi sugli introversi e sugli estroversi:

  • gli introversi sono timidi…non è detto, forse meglio dire più selettivi, hanno bisogno di sentirsi a loro agio prima di aprirsi, poi la timidezza o presunta tale svanisce
  • gli introversi odiano socializzare … non è vero, ma lo fanno loro modalità e tempi
  • gli estroversi odiano gli introversi … ma no! si studiano a vicenda, a volte gli introversi sono un po’ diffidenti verso gli estroversi, ma in fondo sono attratti dalle loro diversità
  • bisogna spingere gli introversi a socializzare…direi di no!! forzare le persone a fare delle cose è sempre sbagliato, anche se è il partner a chiederlo!
  • gli estroversi sono degli egoisti…la connessione estroversione egoismo non è scontata…sono meno riflessivi, ma posso essere in grado di comprendere e pensare anche alle esigenze altrui
  • gli estroversi sono più forti degli introversi…no, semplicemente si tratta di “forze diverse” traggono forza dall’esterno, mentre gli introversi possiedono una forza interiore
  • gli estroversi sono meno intelligenti degli introversi, non e detto! essere più socievoli e meno riflessivi non incide sull’intelligenza, casomai porta a cercare stimoli diversi che sviluppano intelligenze diverse
  • gli estroversi sono meno profondi e hanno meno valori rispetto degli introversi, non è associabile, avere meno dimestichezza con le emozioni e la propria interiorità non significa essere privi di valori e profondità.
  • Gli introversi non sono necessariamente dei solitari, ma tendono ad avere un numero più ristretto di amicizie e intrattengono rapporti con persone nuove con maggior difficoltà
  • gli estroversi non ascoltano…può succedere ma non è detto tutti gli estroversi lo facciano, sanno anche essere buoni ascoltatori, che intervengono con vivacità quando è il loro turno!

A questo punto, vi starete chiedendo: MA E’ MEGLIO ESSERE INTROVERSI O ESTROVERSI?

  • non si sceglie, sono tratti personalità che ci sono propri
  • si può tentare di diventare più estroversi o viceversa cercare di controllare la propria estroversione…ma sono aspetti non modificabili del carattere…come tratti di base
  • SONO DIVERSI, hanno CARATTERISTICHE DIVERSE, meglio, peggio? Non sono considerazioni corrette…un po’ come dire ma è meglio avere gli occhi verdi o blu? A qualcuno possono piacere verdi ad altri blu…possiamo andare più d’accordo con gli introversi, o magari non sopportarli…ma essere più o meno socievoli e chiacchierini, non significa essere migliori o peggiori, ma semplicemente possedere caratteristiche diverse.

E tu sei introverso o estroverso? Se ti interessa approfondire questo tema e capire qualcosa in più della tua personalità possiamo farlo insieme.

Ti è piaciuto questo articolo? Inviami una mail con le tue opinioni e se vuoi venire a trovarmi contattami.

Grazie e ciao

Cristina

 

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